Il 24 novembre, in ricordo del Prof. Paolo Vanni, si è concluso, con il collegamento per un saluto e un ringraziamento di SAR il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l’ultimo incontro del Seminario di studio online di aggiornamento per i “Cultori e divulgatori italiani di storia della Croce Rossa Internazionale (C.I.S.C.R.i.)” – Comitato di Firenze e Commissione Didattica di Storia della CRI.
Come appartenente al gruppo dei” Cultori e Divulgatori”, ho avuto questa opportunità, davvero importante, di poter partecipare ai webinars.
Incontri di studio iniziali sulla figura di Florence Nightingale: la sua eredità nelle attività infermieristiche e nella Croce Rossa, e sulla figura del Prof. Paolo Vanni: “grande storico vero a tutto tondo” e Delegato nazionale per la ricerca, l’informazione e l’insegnamento sui temi della Storia della Croce Rossa.
Anche le Poste Italiane hanno emesso un Francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato appunto a questa figura di donna ed al suo ruolo, in occasione dei duecento anni dalla sua nascita.
A seguire la presentazione di due libri
- “La Croce Rossa dalla Grande guerra al fascismo. Informazione, propaganda, arti e società civile (1915-1926)” a cura di Paolo Vanni e Fabio Bertini
- “Maria di Piemonte Ispettrice Nazionale durante la Seconda Guerra Mondiale” di Maria Enrica Monaco.
Il primo libro illustra la storia della Croce Rossa Italiana nel periodo 1915-1926. Con la Grande Guerra, essa si trasformò, nel modus operandi, nella qualità sociale dei suoi protagonisti, nel ruolo delle donne per le quali costituì una delle modalità di emancipazione, nei numeri dell’adesione. Sperimentò anche nuove forme di comunicazione e propaganda, dando luogo a modalità originali su cui si impegnarono le arti e la cultura.
Con il secondo libro viene ricordata, a distanza di 20 anni dalla scomparsa, Maria José Principessa di Piemonte, Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie CRI dal 1939 per tutta la Seconda Guerra Mondiale.
Emozionante l’intervento di SAR il Principe Emanuele Filiberto di Savoia nel ricordo della nonna che, durante la guerra, si prodigò per i feriti militari e civili dei bombardamenti sulle città italiane più colpite.
Dalla storia della Croce Rossa si evince soprattutto il ruolo operativo e la dimensione internazionale della Croce Rossa italiana, che sin da allora era già in stretto contatto con il Comitato Internazionale di Ginevra; basti ricorda la vicenda delle “navi bianche”, ovvero il salvataggio di profughi da parte di due nazioni nemiche, l’Italia e la Gran Bretagna.
L’augurio è che questa ricca documentazione possa essere fruibile agli studenti per progetti didattici di umanità e solidarietà.
Questa iniziativa è stata rivolta a tutti gli appassionati di storia della Croce Rossa, i CISCRi ma anche a tutti i volontari che vivono questa realtà i cui principi cardine, oggi più che mai veri e necessari, affondano le loro radici nel sogno di Henry Dunant.
Achiropita Straface