Pierpaolo Imperato - Volontario CRI

La mia emozionante esperienza come volontario CRI al conclave di Papa Leone XIV

Ciao, sono Pierpaolo.

Voglio condividere con voi una delle esperienze più profonde e significative della mia vita, quella vissuta come volontario della Croce Rossa Italiana durante il conclave che ha portato all’elezione di Papa Leone XIV. Ancora oggi, nel ricordare quel momento, provo un’emozione intensa che mi attraversa.

La mia avventura è iniziata il 5 maggio 2025. Partito dalla stazione di Sibari, diretto a Roma, ero colmo di aspettative e curiosità. Arrivato al campo base CRI, mi sono immediatamente reso conto di far parte di qualcosa di molto più grande di me: volontari provenienti da tutta Italia, dalla Puglia all’Emilia Romagna, fino alla Sicilia. Con loro ho condiviso sin da subito sorrisi, ansie e speranze, instaurando amicizie destinate a lasciare un segno indelebile nel mio cuore.

La mia emozionante esperienza come volontario CRI al conclave di Papa Leone XIV

Dopo le presentazioni, siamo stati assegnati alle postazioni in Piazza San Pietro, con il compito di assistere i pellegrini e fornire informazioni utili. Quei giorni di attesa, pieni di silenzi e attimi sospesi, sembravano infiniti, scanditi dalla speranza di vedere la fumata bianca, simbolo dell’unità e della continuità della Chiesa.

Dopo due giorni intensi, Piazza San Pietro si è improvvisamente riempita di migliaia di persone, unite da un’attesa trepidante. Il silenzio e le preghiere dei fedeli erano carichi di una tensione spirituale tangibile. Alle 18:00, inizialmente uscì una fumata nera che rapidamente si trasformò in bianca. In quel preciso istante la piazza esplose in gioia, lacrime e applausi.

La fumata bianca, creata simbolicamente bruciando le schede del conclave con sostanze speciali, non indicava semplicemente l’elezione di un nuovo Papa, ma rappresentava un rinnovato spirito di speranza per milioni di persone nel mondo.

Noi volontari ci siamo subito posizionati lungo la Piazza e via della Conciliazione, attendendo l’apparizione del nuovo Pontefice. Quando il cardinale protodiacono pronunciò la celebre frase “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”, la folla esplose in una gioia indescrivibile. Fu annunciato il nome di Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, 267° Pontefice della storia.

Anche io, come molti altri, ero profondamente commosso. Il nuovo Papa salutò il mondo con umiltà e dolcezza, pronunciando parole semplici ma potenti: “La pace sia con tutti voi”. Non dimenticò di ringraziare il suo predecessore, invitandoci tutti a essere costruttori di pace e ponti di dialogo.

Al termine del servizio, protrattosi fino alle 22:00, sono tornato al campo CRI consapevole di aver partecipato a un evento che sarebbe rimasto impresso nella storia e nel mio personale percorso di vita. Quella sera, condividendo risate e racconti con gli altri volontari, ho sentito fortemente il senso di comunità e appartenenza che rende speciale il nostro impegno.

La mia emozionante esperienza come volontario CRI al conclave di Papa Leone XIV

La mia emozionante esperienza come volontario CRI al conclave di Papa Leone XIV

Nei giorni successivi, l’emozione si è rinnovata durante il servizio per le esequie di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore. Il 10 maggio, inaspettatamente, ho assistito alla visita di Papa Leone XIV sulla tomba del suo predecessore, un momento di intima e profonda umanità.

L’esperienza si è conclusa domenica, con il Giubileo delle bande. Durante il primo Regina Coeli, davanti a 150mila fedeli, il Papa ha affrontato temi di grande rilevanza e attualità, ricordandoci la fragilità del mondo e la necessità di impegnarci attivamente per la pace.

Alla fine di questo percorso, sono tornato a casa con il cuore pieno di gratitudine. Voglio ringraziare il presidente Salvatore Viteritti, il Comitato Alto Ionio Cosentino, e soprattutto tutti i volontari incontrati lungo il cammino: Sabrina, Teresa e Ciccio, Edward, Dario, Noelia, Francesco, Antonio, Laila, Gianluca, Andrea, Chiara e Carol. Senza di loro questa esperienza non sarebbe stata così straordinaria e significativa.

La mia emozionante esperienza come volontario CRI al conclave di Papa Leone XIV

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